L'Acido ciclamico e i suoi sali (Ciclammati) è un dolcificante intensivo, Più conosciuto con il nome di Ciclamato di Sodio. Si presenta come polvere, cristallina, bianca, dal gusto dolce ma ritardato e persistente. Il suo potere edulcorante è circa 80 volte superiore al saccarosio. I Ciclammati di calcio hanno un minor potere dolcificante rispetto a quelli di sodio. In genere l'Acido ciclamico viene impiegato in miscela con altri dolcificanti (saccarina soprattutto). Ha delle qualità che lo fanno preferire rispetto ad altri dolcificanti. In primis non è calorico, poi non è cariogeno. Alle normali concentrazioni ha un buon gusto e riesce a far emergere gli aromi della frutta. La solubilità in acqua è elevata, così come la stabilità a basse temperature, in presenza di luce ed ossigeno. Non è igroscopico e non favorisce la proliferazione di batteri e muffe. I Ciclammati sono stati a lungo oggetto di studio sui ratti per una presunta cancerogenicità a carico della vescica, ma non sono state trovate prove dirette. Altri studi condotti sempre su animali hanno dimostrato che la Cicloesilammina riesce a degradare il tessuto testicolare e lo sperma. Gli studi sull'uomo invece non hanno evidenziato criticità. In assenza di prove certe ed in via precauzionale l'EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) hanno ridotto la DGA (Dose giornaliera ammissibile) e revocato l'autorizzazione per l'uso in alcuni alimenti. Invece il suo uso non è consentito negli Stati Uniti. Infine un altro studio del 2015 evidenziò che il consumo di questi edulcoranti non influiva sul controllo del peso o della glicemia nel diabetico. In pratica non c'è alcun vantaggio nel consumo di edulcoranti nel lungo periodo, ma esclude tossicità. Anzi, ulteriori studi nel 2019 mostrano come addirittura possano favorire un aumento di peso nel lungo periodo e alterazione della flora intestinale.