La Glicina è un amminoacido per la sintesi delle proteine, utilizzato dagli esseri viventi. Si presenta come solida, cristallizzata, incolore e dal sapore dolciastro. Si trova nel collagene e quindi nei tessuti connettivi ed epiteli, quindi la gran parte degli alimenti carnei ne contiene una certa quantità. Gli alimenti più ricchi di glicina risultano essere il coregone, la soia, alga spirulina, baccalà. Ma si trova anche nella pancetta, seppie e polpo cotti, pollo cotto, fettine di vitello. Nell'industria farmaceutica dove la Glicina è largamente utilizzata con un grosso giro d'affari, viene impiegata per favorire l'assorbimento delle sostanze (antiacidi, analgesici), e deve avere determinati requisiti di purezza. Il massimo livello di purezza è richiesto se la Glicina è destinata ad iniezioni endovenose. Nell'industria cosmetica viene usata per deodoranti, antitraspiranti, articoli da bagno. Alcuni studi in vivo e sull'uomo, del 2014, suggeriscono che la Glicina può migliorare la qualità del sonno se somministrato prima di coricarsi. Nessun requisito di purezza è invece richiesto per l'uso tecnico, quello previsto per l'utilizzo nell'industria (gommapiuma, fertilizzanti). Nell'industria alimentare viene usata come esaltatore di sapidità in diversi ambiti (edulcoranti). Usato anche per mitigare il retrogusto metallico della Saccarina (E954). Essendo un amminoacido è un componente delle proteine: è perciò ampiamente presente normalmente nella dieta ed il suo consumo in forma di additivo risulta irrilevante rispetto alle quantità in cui è presente negli alimenti. Per tale motivo non è stata stabilita una DGA (Dose giornaliera ammissibile).