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coloranti e additivi alimentari

E620

Acido glutammico

Rischi salute per l'additivo
immagine che indica additivo con restrizioni di uso

CATEGORIA:

Glutammati

DGA (mg/kg p.c./die):

30 (gruppo E620-E625)

FUNZIONE:

ESALTATORE DI SAPIDITÀ - È una sostanza in grado di esaltare il sapore o la fragranza di un alimento, spesso nascondendo la mancanza di ingredienti di qualità. Non svolge nessuna funzione importante nella nostra alimentazione e abitua il consumatore a un sapore artificiale intenso.

NOTE

L'Acido glutammico è un amminoacido che serve alla sintesi delle proteine, ed è tra quelli maggiormente sintetizzati di tutti. Si ottiene per fermentazione del batterio Corynebacterium glutamicum, con ammoniaca e zuccheri. Nel gruppo dei glutammati il più utilizzato è il Glutammato monosodico (E621), ma sono derivati di questo acido anche il Glutammato monopotassico (E622), il Diglutammato di calcio (E623), il Glutammato monoammonico (E624), ed il Diglutammato di magnesio (E625). Tali sostanze conferiscono sapore salato agli alimenti. Curiosa la storia: dopo essere stato scoperto nel 1866 da un chimico tedesco, un ricercatore giapponese nel 1908 capì che dei cristalli marroni rimasti dopo l'evaporazione di brodo, potevano essere acido glutammico. Una volta assaggiati scoprì che avevano una sapore che si trovava in molti cibi. Questo sapore venne definito "umami" (che significa saporito, sapido), ed è indicato come uno dei gusti fondamentali percepiti dalle cellule ricettrici umane (gli altri quattro sono il dolce, salato, amaro, aspro). L'umami è definito come "gradevole al palato", caratteristico di brodi, arrosti, alcuni formaggi ed alcuni prodotti animali e vegetali. I glutammati non godono di una buona nomea perché fin dagli anni Sessanta prese piede una teoria nota come "sindrome del ristorante cinese" caratterizzata da cefalea, vasodilatazione cutanea, orticaria, asma, senso di oppressione toracica: si ipotizzò fosse provocata dall'assunzione di glutammato monosodico. Studi più recenti degli anni 2000 smentiscono la correlazione tra il glutammato e tali sintomatologie. Ma l'avversione popolare per queste sostanze rimane tutt'ora. Uno studio americano evidenziò che alti livelli di glutammato possono addirittura stimolare la presenza di pensieri suicidiari. Vista la presenza numerosa in moltissimi alimenti l'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha stabilito una DGA (Dose giornaliera ammissibile) per tutto il gruppo dei glutammati E620-E625, in modo da limitarne l'assunzione anche in virtù del fatto che non sempre vengono inclusi nell'etichetta in maniera chiara. Campanelli di allarme devono scattare quando leggiamo uno o più di questi ingredienti: Estratto di lievito, Lievito idrolizzato, Lievito Autolisato, Estratti di soia, Isolati proteici. Queste sostanze possono veicolare i glutammati, ma in etichetta potremmo leggere: "Senza glutammato aggiunto". Il glutammato possiamo considerarlo un composto eccitante, perché stimola alcuni neurotrasmettitori e provoca sempre più fame. Ciò affinché ecciti le papille gustative e far venire ancora più voglia di mangiare prodotti contenenti glutammato, come ad esempio la voglia irresistibile di divorare il pacchetto di patatine. Al netto di tutte le congetture l'utilizzo del glutammato può celare un inganno per il consumatore, dato che spesso viene utilizzato per migliorare alimenti fatti con materie prime di scarsa qualità.

DOVE LO TROVI

In molte categorie di alimenti come prodotti salati in genere, patate fritte, snack, chips, nachos, frutta secca, zuppe e minestre disidratate in busta, salse e condimenti, salsa di soia, dadi per brodo, preparati granulari per brodo, olive confezionate (anche in salamoia), insaccati, preparati concentrati a base di carne, formaggio spalmabile, pizza surgelata, preparati a base di pesce, sushi e surimi, pesce in lattina, preparati istantanei per zuppe orientali, pasta o risotti in busta, cibi precotti, sale dietetico.

Halal Mushbooh Haram Kosher Vegan

Halal se ottenuto da composti vegetali. Haram se ottenuto da proteine del maiale.

Kosher tranne periodo Pesach. Può anche essere non Kosher.

L'elenco di additivi e coloranti alimentari inclusi in questa sezione del Sito è soggetto a modifiche in quanto le sostanze possono essere autorizzate o revocate dalle Autorità competenti in materia. La composizione stessa degli additivi può essere modificata dai produttori nel corso del tempo senza alcun preavviso. A volte ciò rende difficile conoscere l'esatta composizione di un additivo. Investigamarchio non può garantire che tale elenco sia aggiornato tempestivamente e che tutte le informazioni in esso contenute siano complete, aggiornate e prive di errori. Le informazioni riportate sono da intendersi di interesse generale, per fini illustrativi, per studi personali e/o privati da varie fonti. In nessun caso sostituiscono il parere di un medico. Per un'alimentazione sana, equilibrata e senza rischi è buona norma affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.

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