Il Silicato di alluminio o più comunemente Caolino è una rocca clastica, ed ha un aspetto terroso e tenero, di colore biancastro, oppure rossiccio quando sono presenti ossidi di ferro. Commercialmente ha un costo di produzione molto basso ed è quindi largamente usata nell'industria. Nell'industria cartaria ad esempio viene usato come materiale inerte di riempimento delle fibre di cellulosa rendendo uniforme e brillante la carta. Nell'edilizia si usa per la produzione di stucchi ed intonaci, nella fabbricazione delle ceramiche e porcellane, nell'industria chimica per la fabbricazione di gomme e mastici, di detersivi, nell'industria farmaceutica come eccipiente o principio attivo, nell'industria cosmetica nei trattamenti di bellezza come esfoliante e sbiancante, nell'industria alimentare nella produzione di coloranti e dentifrici. L'additivo contiene alluminio, come il nome suggerisce e come gli altri contenenti alluminio (gruppo E520-E523, E541, E552-E556) concorre notevolmente all'apporto di alluminio nell'organismo, che rimane elevato per molte categorie di popolazione, con il risultato di favorire l'accumulo nel lungo periodo. Ciò ha effetti negativi: può interferire sul sistema nervoso, sullo sviluppo osseo, sulla fertilità, problemi renali ed epatici. Inoltre sono stati osservati effetti neurotossici su individui sottoposti a dialisi e potrebbero avere un legame con l'insorgenza di malattie neurodegenerative sull'uomo, come Alzheimer e Parkinson, ma anche iperattività e disordini dell'attenzione. Considerati tutti questi fattori l'EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) nel 2008 ha preferito indicare una Dose settimanale ammissibile (TWI) di 1 mg/kg di peso corporeo/settimana, e non una dose giornaliera, in attesa di uno studio esaustivo sull'esposizione all'alluminio causato dall'accumulo dei vari additivi che lo contengono. In Paesi come Cina e Giappone si fa largo uso di riso sbiancato (con talco della California) e si è notato che forme di cancro all'intestino sono tra le più numerose al mondo in quanto questo tipo di talco contiene fino al 40% di Tremolite, un tipo di amianto (asbesto). Nell'Unione Europea il suo uso è autorizzato dal 2014 solo su specifiche categorie di lavorazione, mentre ad esempio negli Stati Uniti non ha restrizioni.