La Bentonite è un minerale argilloso naturale che deriva da rocce vulcaniche e cenere. Il minerale si ottiene generalmente per estrazione da cave. Ha molte caratteristiche che lo rendono un prodotto molto utilizzato nell'industria: può aumentare di molto il proprio volume, se sottoposta ad essiccamento accresce la propria rigidità, dispersa in acqua aumenta la sua viscosità. È utilizzato nell'industria farmaceutica veterinaria, nell'industria chimica (depurazione delle acque), in edilizia si usa come impermeabilizzante di terreno, nell'industria petrolifera, e nell'industria siderurgica. Si trova spesso anche nelle lettiere per gatti, per il suo potere assorbente e agglomerante. Nell'industria alimentare viene usata nei processi di vinificazione. Il suo uso nell'Unione Europea non è autorizzato per la produzione di integratori alimentari. Inoltre le limitazioni sull'uso e assunzione di alluminio, valgono anche per questo additivo: infatti l'additivo, concorre all'apporto di alluminio nell'organismo, che rimane elevato per molte categorie di popolazione, con il risultato di favorire l'accumulo nel lungo periodo. Ciò ha effetti negativi: può interferire sul sistema nervoso, sullo sviluppo osseo, sulla fertilità, problemi renali ed epatici. Inoltre sono stati osservati effetti neurotossici su individui sottoposti a dialisi e potrebbero avere un legame con l'insorgenza di malattie neurodegenerative sull'uomo, come Alzheimer e Parkinson, ma anche iperattività e disordini dell'attenzione. Considerati tutti questi fattori l'EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) nel 2008 ha preferito indicare una Dose settimanale ammissibile (TWI) di 1 mg/kg di peso corporeo/settimana, e non una dose giornaliera, in attesa di uno studio esaustivo sull'esposizione all'alluminio causato dall'accumulo dei vari additivi che lo contengono.